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I primi periodici

I primi periodici, principalmente mensili, appaiono già nel XVI secolo per soddisfare la sete della conoscenza e dell’informazione dei lettori del tempo.

Il primo periodico stampato nel mondo, una rivista a quattro pagine, Relazione, è stato lanciato a Strasburgo nel 1605 da Jean Carolus.

In Francia, il primo grande periodico era The Gazette in un ambiente di censura e controllo della stampa da parte dello stato, il suo editore, Théophraste Renaudot, ha ottenuto nel 1631 un privilegio reale che garantisce monopolio dell’informazione.
Allo stesso tempo, a Londra, Nathaniel Butler fondò nel 1622 il primo quotidiano settimanale, la notizia settimanale.

Le journal de Paris

Fu solo alla fine del XVIII secolo che il primo giornale francese Le Journal de Paris apparve nel 1777.
Pochi anni dopo, il Daily Universal Register, divenuto il Times nel 1788, è nato.
L’età dell’oro della stampa

Il diciannovesimo secolo è senza dubbio l’età dell’oro della stampa scritta.
Se l’invenzione di Gutenberg permettesse la stampa di stampe in tutta l’Europa occidentale, non fu fino alla Rivoluzione Industriale e al progresso dell’educazione che i media di stampa si svilupparono.

La stampa divenne quindi un’industria reale. La professione del giornalista e delle agenzie di stampa si è presentata.

La pressa rotativa

Durante questo periodo, la stampa fu rafforzata da progressi tecnici come l’invenzione della pressa rotativa nel 1860.
A Parigi, la circolazione totale dei giornali è aumentata da 36.000 nel 1800 a un milione nel 1870.
Allo stesso tempo, sono state create le settimane regionali.

La storia della stampa nel XIX secolo è segnata anche dal Le Petit Journal, il primo quotidiano francese “à sensation” lanciato da Moses Polydore Millaud nel 1863 e dalla legge sulla libertà di stampa, promulgata il 29 luglio 1881.

Alla fine del XIX secolo e all’inizio del ventesimo secolo i giornali avevano una posizione monopolistica, poi sconvolta dalla comparsa di nuovi media: radio e televisione.

 

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